19 Febbraio 2017 ore 9.30, in una zona imprecisata di Alzano, una stramba combricola di 27 persone tra miniallieve, allenatori, genitori e sostenitori stava partendo alla volta di Trento in una giornata fortunatamente quasi primaverile, per l'ennesima balzana proposta: presenziare alla partita di pallavolo

maschile tra la Diatec Trentino di Giannelli e l'Azimut Modena di Ngapeth.
Pronti via dunque, tra il classico mix di sguardi assonnati di chi sarebbe ancora nel mondo dei sogni e di chi

invece ha già dimenticato il caldo delle coperte e freme per la partenza; prima tappa autogrill di Affi per un caffè rigenerante raggiunto all'alba delle 11, e già qui le cose cambiano: gli sguardi assenti sono solo un

lontano ricordo, e sui volti e nelle voci di tutti c'è già voglia di stare insieme e divertirsi.
Una volta ripartiti, tra messaggi vocali senza senso e ripassi di storia e spagnolo, verso mezzogiorno vengono varcate le porte del capoluogo trentino e in un turbinio di telefonate, invii di posizione tramite whatsapp e incrociate di dita, alla fine riusciamo a trovare tutti parcheggio a una quindicina di minuti dal centro dove ci aspettava il locale prenotato per pranzare.
Partiti a piedi in direzione del luogo di ristoro, mi sono accorto che indipendentemente dalla destinazione, che sia essa la cima dell'Everest o il parcheggio dietro casa, la domanda che da secoli si erge in coro dalle bocche di tutti è sempre la stessa: "Quanto manca?" Fortunatamente l'avvento delle più recenti tecnologie e in particolare dei navigatori riesce a dare una mano a trovare una risposta a chi come me raramente sa cosa rispondere in questi casi.
Il luogo scelto per il pranzo da libero sfogo alla fantasia di tutti sulla scelta delle cibarie, dagli spatzle ai wurstel, alle pizze, lasciando tutti soddisfatti; le cose vanno per le lunghe e mentre i genitori alternano risate, foto e discorsi mai troppo seri, ecco le ragazze (e non solo) affrontarsi in ardue prove di coraggio e giochi di abilità manuale dove solo i migliori riescono ad uscirne vincitori.
Giunge alla fine l'ora di smaltire il pranzo, dunque ci si avventura per le vie di Trento, più pericolose di quello che si possa pensare: tra agguati di mimi di strada e di piccioni, per le nostre ragazze non è cosa da poco raggiungere incolumi la propria auto, ma una volta al sicuro siamo potuti finalmente partire alla volta del PalaTrento dove si sarebbe disputata la tanto agoniata partita tra due delle migliori squadre della serie A. Dopo numerosi spintoni dati e subiti e una galoppata a ritroso nei ricordi fino ai tempi in cui si saliva sugli autobus dopo la scuola, una volta preso posto sulle tribune si è subito avvertito il sentore della battaglia che sarebbe cominciata di li a breve: clima teso, tifo assordante e colori giallo e blu ovunque hanno fatto da

cornice durante tutto lo svolgimento della gara in cui non sono mancati colpi di alta classe e errori davvero banali. Partita combattutissima fino all'ultimo set quando Modena si è spenta e ha improvvisamente interrotto la corsa per la ricerca della rimonta, forse più per merito di Trento che, tra un grande Lanza che non ha sbagliato quasi nulla e uno spettacolare Giannelli che serviva palloni con la precisione di un cecchino, hanno annullato i giocatori chiave di Modena che nulla hanno potuto contro la squadra di casa.
3-0 secco un po’ deludente rispetto alle aspettative, ma comunque una bellissima partita che è stata l'apice di un’altrettanto bellissima giornata vissuta in compagnia.
Ed è qui che entra in gioco la bellezza di questa squadra: sicuramente è importantissimo che le ragazze che ci sono date "in affidamento" vengano in palestra con piacere, così come che noi allenatori ci impegniamo al massimo per cercare di migliorarci e insegnare la pallavolo in modo sempre più efficace e divertente, ma è sicuramente altrettanto importante fare tutto ciò che ci è possibile per far capire alle future generazioni, in cui anche all'interno delle varie compagnie si assiste sempre più spesso all'isolamento dovuto all'uso dei

cellulari, che non solo è bello, ma anche sempre più necessario, parlarsi e guardarsi negli occhi e che solo i sorrisi che scaturiscono da esperienze come queste sono autentici e sinceri. Questi sono i motivi che ci spingono a scervellarci per cercare di proporre sempre più attività anche extra-pallavolistiche: la grande partecipazione di ragazze e genitori che quando sono insieme diventano una cosa sola capace di sprigionare tanta serenità e tanto divertimento per chiunque sia nelle vicinanze.
Grazie a tutti dunque e... alla prossima "strampalata" iniziativa!

 

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